POSTAZIONE LASCIATA ALLE H 15.20
domenica 19 settembre 2010
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Soprusi alla Sormani, una biblioteca milanese.
Mi sono recato ai tavoli in fondo delle postazioni PC, e sull'ultimo banco, vuoto ma con dei libri ed un biglietto: POSTAZIONE LASCIATA ALLE H 15.20 TORNIAMO ALLE 15.45
Peccato che fossero le 15.10 e che l'utente avesse gia' lasciato la postazione ancora del tempo prima. In piu' il tempo massimo e' 15 minuti e quindi dovevano scrivere TORNIAMO ALLE 15.35 (con il dubbio dell'errore ma anche con il dubbio del finto errore).
Ho quindi chiamato il bibliotecario ed ho chiesto se visto che avevano imbrogliato sull'orario si potevano togliere i loro libri e la risposta e' stata (testualmente): "guardi ci sono altre postazioni vuote se si puo' mettere li' tanto e' lo stesso".
Ho chiesto una seconda volta se poteva togliere i loro libri e lasciare la postazione libera e la risposta e' stata furibonda: ha preso il mio zainetto e l'ha sbattuto violentemente a terra lanciandolo oltre la porta d'ingresso, tanto che si ' e' udito un suono metalico (il case di un hard disk portatile) e quando l'ha lanciato la seconda volta ha fatto attenzione a fare piano avendo capito forse che c'era qualcosa che si poteva rompere
L'accusa: quella di alzare la voce. Quindi la mia colpa di alzare la voce di fronte al rifiuto del bibliotecario di fare rispettare il regolamento era passibile della punizione di allontanarmi dalla biblioteca (lanciando per terra il mio zainetto) con la minaccia di chiamare i vigili "E ADESSO FUORI DI QUI ALTRIMENTI CHIAMO I VIGILI" TONF (il rumore del povero zainetto)
Ma chi punisce il bibliotecario secondo cui mentire sull'orario in cui si e' lasciata una postazione per potere avere dei minuti liberi in piu' e' perfettamente lecito?
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