non disperare, il monitor gira

sabato 23 ottobre 2010 Pubblicato da frezzi 0 commenti
non disperare, il monitor gira
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porno in biblio

giovedì 21 ottobre 2010 Pubblicato da frezzi 0 commenti
Un utente visita un sito per adulti in un luogo pubblico. E' soprattutto per questo motivo che i gestori di questi centri, sia pubblici che privati, dispongono gli schermi in maniera che siano visibili. Se invece, per esempio, scarichi software pirata, nessuno ti dira' mai niente (a parte i filtri automatici che pero' quando ci sono  bloccano tutto: se provi a scaricare una immagine legale, ti dira' download non consentito)
La legge dice esattamente il contrario: i siti per adulti non sono vietati (a patto di essere visti in luoghi riservati) ed i software pirata non sono mai ammessi, in nessun caso


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gerarchia

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Sotto, una piccola biblioteca di Milano con i diversi gradi di visualizzazione dello schermo a seconda dalla gerarchia, dalla piu' umile, l'utente, fino al grado supremo, il direttore


                                                                                                      
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e adesso fuori da questa piazza

lunedì 18 ottobre 2010 Pubblicato da frezzi 0 commenti
http://bibliomilano.blogspot.com/2010/10/la-biblioteca-e-un-ente-privato.html
http://bibliomilano.blogspot.com/2010/09/postazione-lasciata-alle-h-1520.html



la biblioteca e' un ente privato, e' la conclusione a cui si giunge dopo avere ascoltato la reazione del bibliotecario della Sormani, Milano (http://bibliomilano.blogspot.com/2010/09/postazione-lasciata-alle-h-1520.html) che dopo una discussione con un utente ha un comportamento non equivoco: prende la sua borsa e la lancia fuori dalla sala lettura, intimando all'utente di uscire altrimenti "chiama i vigili" (Sormani 17 settembre 2010 sala lettura 1° piano)

Comportamento indice di una forma mentis, il trattare cio' che e' pubblico come privato: chi direbbe mai "e adesso fuori da questa piazza?"


Milano, piazza Duomo, un luogo che appartiene a tutti. Non vedrete mai scene come quella della clip art "e adesso fuori da questa piazza e non tornare mai piu'", frase che va invece bene quando si parla di una casa privata. Dunque la biblioteca e' come una casa privata?
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test

domenica 17 ottobre 2010 Pubblicato da frezzi 0 commenti

Test: sei pratico di biblioteche e dei rapporti tra utenti e bibliotecari? Nella immagine una sala biblioteca, con due tipi di postazioni PC: una con lo schermo rivolto verso la sala, visibile da tutti (schermo pubblico, chiunque puo' visionarlo) ed un'altra con lo schermo rivolto verso il muro, in maniera che (visto che non si puo' passare dietro) solo l'utente che lo usa puo' visualizzare lo schermo (schermo privato): riesci a distinguere le postazioni PC destinate agli utenti da quelle destinate ai bibliotecari?

soluzione:


beh era facile..

Ma e' proprio necessario che tutti possano guardare il nostro schermo mentre navighiamo o usiamo il PC? I bibliotecari usano in questo caso due pesi e due misure, perche' quando si tratta dei loro, di monitor, la situazione cambia: sono sempre (tranne piccole eccezioni) disposti in maniera che gli utenti non possano vedere l'uso che fanno del loro PC (bisogna tenere conto che se qualche volta si vede qualche schermo di un bibliotecario e' perche' c'e' anche una frattura capi-dipendenti. In ogni caso non vedrete mai lo schermo di un capo). Eppure dovrebbe essere il contrario, perchè i bibliotecari lo usano in orario di lavoro e quindi dovrebbero avere piu' controlli.



Ho provato a chiedere ad un bibliotecario (Sormani, Milano) come mai questa disparita', la risposta e' stata laconica: loro non hanno bisogno di controlli perchè fanno sempre il loro dovere.


(dialoghi a memoria)
utente-scusi a cosa serve questo monitor (un monitor posto sul banco girato verso l'utenza)
bibliotecario- è un monitor, serve per i computer
utente -si ma chi ci digita? (c'è solo il monitor - senza tastiera) 
bibliotecario -lo controllo io, quando voglio fare vedere qualcosa all'utente lo accendo, altrimenti lo spengo
utente- ma dovrebbero essere tutti cosi', non solo questo, anche i monitor dei bilbiotecari dovrebbero essere visibili dagli utenti
bibliotecario - ah si? e lei deve guardare quello che faccio io?
utente -perche' scusi i biliotecari non guardano i monitor degli utenti? Basta andare al punto web e chiunque puo' guardarne il contenuto. Chi mi dice che lei non guardi la gazzetta dello sport oppure ebay mentre lavora?
bibliotecario -ma io non guardo quei siti
utente -e chi lo dice se nessuno la controlla?
il confronto continua poi con le solite scappatoie che usano i dipendenti pubblici (non dipende da me, chieda all'ufficio reclami, lei non paga niente, cosa vuole, qua comando io, lei in casa d'altri non puo' fare quello che vuole..)

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POSTAZIONE LASCIATA ALLE H 15.20

domenica 19 settembre 2010 Pubblicato da frezzi 0 commenti



Soprusi alla Sormani, una biblioteca milanese.
Mi sono recato ai tavoli in fondo delle postazioni PC, e sull'ultimo banco, vuoto ma con dei libri ed un biglietto: POSTAZIONE LASCIATA ALLE H 15.20 TORNIAMO ALLE 15.45
Peccato che fossero le 15.10 e che l'utente avesse gia' lasciato la postazione ancora del tempo prima. In piu' il tempo massimo e' 15 minuti e quindi dovevano scrivere TORNIAMO ALLE 15.35 (con il dubbio dell'errore ma anche con il dubbio del finto errore).
Ho quindi chiamato il bibliotecario ed ho chiesto se visto che avevano imbrogliato sull'orario si potevano togliere i loro libri  e la risposta e' stata (testualmente): "guardi ci sono altre postazioni vuote se si puo' mettere li' tanto e' lo stesso".
Ho chiesto una seconda volta se poteva togliere i loro libri e lasciare la postazione libera  e la risposta e' stata furibonda: ha preso il mio zainetto e l'ha sbattuto violentemente a terra lanciandolo oltre la porta d'ingresso, tanto che si ' e' udito un suono metalico (il case di un hard disk portatile) e quando l'ha lanciato la seconda volta ha fatto attenzione a fare piano avendo capito forse che c'era qualcosa che si poteva rompere
L'accusa: quella di alzare la voce. Quindi la mia colpa di alzare la voce di fronte al rifiuto del bibliotecario di fare rispettare il regolamento era passibile della punizione di allontanarmi dalla biblioteca (lanciando per terra il mio zainetto) con la minaccia di chiamare i vigili "E ADESSO FUORI DI QUI ALTRIMENTI CHIAMO I VIGILI" TONF (il rumore del povero zainetto)
Ma chi punisce il bibliotecario secondo cui mentire sull'orario in cui si e' lasciata una postazione per potere avere dei minuti liberi in piu' e' perfettamente lecito?

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